L'adolescenza rappresenta una fase unica nella storia familiare all'interno del suo ciclo di vita; in essa si sperimentano e si mettono in atto cambiamenti aventi come sfondo un processo di separazione-individuazione (separarsi dall'immagine ideale dei genitori per creare una propria identità) che, come vedremo, non riguarda solo i figli. Infatti, nella visione sistemica, l'adolescenza è vista come una fase che accomuna, nella turbolenza e nella messa in discussione, figli e genitori. L'adolescenza è caratterizzata dalla crisi intesa come separazione e come scelta , all'interno di un processo evolutivo dove ogni tappa comporta spesso dolore ed una ridefinizione delle relazioni, che consentono alla famiglia di riorganizzarsi in maniera funzionale. Minuchin definisce l'adolescenza come un momento di transizione in cui si modificano la partecipazione del figlio al mondo familiare ed extra; contemporaneamente, all'interno della famiglia, vengono ridefiniti i confini (ovvero le regole che definiscono le relazioni all'interno di una famiglia; chi partecipa e come partecipa). L'adolescenza è caratterizzata da una crisi di identità intesa come “ acuta perdita di identità familiare ”. L'adolescente vive una forte ambivalenza tra essere una persona indipendente e ribelle che reclama la sua autonomia, ed il bisogno di profonda dipendenza dalla famiglia; in tale situazione vi è un'identità confusa dove modelli e regole sono messi in discussione. L'adolescente “funzionale” nella famiglia “funzionale” è perciò ribelle e contestatario. Avere interiorizzato i propri modelli genitoriali e l'essersi adeguatamente identificati con essi, consente un migliore distacco ed un'efficace separazione stabilizzando i processi di identificazione. L'eccessiva accettazione dei modelli parentali mostra una difficoltà di interiorizzazione, tanto da non permettere un'efficace individuazione e separazione. Mentre ribellione e rifiuto violenti evidenziano le paure e le angosce nell'adolescente ad abbandonare il mondo infantile, rassicurante e deresponsabilizzante. In questa fase centrale è anche la paura di accettare un corpo che cambia , che diventa adulto, un corpo carico di trasformazioni e sessualità difficile da gestire e che turba il mondo interiore dell'adolescente. Una parte importante della crisi adolescenziale è rappresentata dal conflitto con i genitori . I “movimenti” che l'adolescente attua in famiglia attivano anche un rimodellamento della coppia genitoriale e di tutta la famiglia. Infatti, i genitori devono affrontare un cambiamento di ruoli e funzioni in relazione al figlio che cresce e si avvia verso una separazione; inoltre, devono affrontare la perdita della loro giovinezza, la perdita della creatività biologica e il definitivo ingresso nell'età matura. I genitori devono, così, affrontare l'elaborazione di un duplice lutto (inteso come perdita interiore), da una parte la separazione dai figli, dall'altra la perdita della creatività biologica. Anche la coppia di genitori, come l'adolescente, mette in discussione modelli e scelte fino ad allora funzionali. La crisi della coppia comporta la rimessa in discussione dei modelli di soluzione del conflitto edipico, che ciascun genitore si è portato con sé dal passato ( parliamo del rapporto con i propri genitori), e le motivazioni della scelta del partner. La coppia deve avere la capacità di elaborare la depressione al proprio interno per attivare un processo dinamico di ristrutturazione del suo funzionamento. Quindi, il rimodellamento della personalità dell'adolescente diventa uno stimolo per il rimodellamento della famiglia, del funzionamento della coppia genitoriale e della loro corrispondente identità. In questo periodo l'adolescente affronta un paradosso : se da una parte, alla ricerca della propria identità, deve “disidentificarsi” dai genitori; dall'altra nel farlo dipenderà (non solo economicamente ma anche emotivamente) dai propri genitori e farà ancora parte del sistema familiare. La famiglia, nella coppia genitoriale, deve favorire ed accogliere nell'adolescenza le spinte trasformative.
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